Viaggio in Giordania

Sette in giorni in Giordania: il racconto di viaggio di Stefania e la figlia Beatrice, luglio 2023.

Viaggio in Giordania

7 giorni in Giordania

Viaggio nel cassetto: Giordania e Petra

La nostra cliente Stefania e la figlia Beatrice ci raccontano il loro viaggio in Giordania!
In 4, mamma, papà e i due figli, a luglio 2023. Un viaggio che Stefania aveva nel cassetto da un po’, e che non ha deluso le aspettative, ma anzi, ha riservato belle sorprese!

Ecco l’itinerario del viaggio:

1°Giorno: Amman
2°Giorno: Amman
3°Giorno: Jerash e Ajloun
4°Giorno: Madaba, Monte Nebo e Piccola Petra
5°Giorno: Petra
6°Giorno: Wadi Rum
7°Giorno: Mar Morto

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Amman, la capitale giordana

Amman è la più grande città della Giordania. Il centro politico, culturale e commerciale del paese: vanta migliaia di anni di storia, testimoniata dalle rovine romane e dalla Cittadella.

Amman ha lasciato un bellissimo ricordo nei cuori di Stefania & co.

“È una città bellissima, molto moderna e accogliente, una città viva e con una vita sicura. Abbiamo girato da soli e ci siamo sempre sentiti al sicuro".

Ci sono molte zone prettamente turistiche eppure autentiche, con la confusione tipica della gente del posto. Nonostante la sua storia millenaria, la zona dei Mall è molto moderna, elegantissima. Qui si possono trovare anche alcolici (cosa non sempre scontata in Giordania).
Ci sono bellissimi locali nei rooftop, si vedono ragazze vestite con il velo e ragazze supermenacipate e ipermoderne, sedute insieme a fumare narghilè nei locali.

“Il centro di Amman merita tantissimo di essere visitato e 3 giorni ci vogliono tutti!”.

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Jerash e Ajloun

Jerash, una delle Decapoli (le dieci grandi città romane d'Oriente) è stata definita come la Pompei d'Oriente per il suo stato unico di conservazione. Considerata una delle città romane più importanti e meglio conservate del Vicino Oriente, con i suoi teatri, chiese, templi (Zeus e Artemide), un ninfeo e strade colonnate.

Ad Ajloun si visita un castello islamico militare utilizzato dalle truppe di Saladino per proteggere la regione contro i crociati. Ajloun si trova in una delle regioni più belle della Giordania, con le sue montagne famose per la loro vegetazione lussureggiante e le fitte foreste verdi. A svettare sulla vegetazione, le imponenti rovine del castello del XII secolo.

“Jerash è un sito archeologico molto bello, con i suoi teatri, i templi e le chiese. Per visitarlo si fa una lunga passeggiata sotto il sole che ricorda un po’ Luxor”.

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Madaba, il Monte Nebo e Piccola Petra

Madaba è conosciuta come la Città dei Mosaici. È la quinta città più popolosa della Giordania, nota per i suoi mosaici bizantini e omayyadi. Qui si può ammirare il mosaico di Madaba, una mappa della regione risalente al VI secolo d.C., conservata nel pavimento della Basilica greco-ortodossa di San Giorgio. Con due milioni di pezzi di pietra colorata, la mappa raffigura colline e valli, villaggi e città della Palestina e del Delta del Nilo. Il mosaico contiene la prima rappresentazione esistente della Gerusalemme bizantina, indicata come Città Santa. Questa mappa è una chiave importantissima per lo sviluppo delle conoscenze di cartografi e geografi sulla disposizione fisica di Gerusalemme dopo la sua distruzione e ricostruzione nel 70 d.C.

Qui c’è anche il Monte Nebo, il presunto luogo di sepoltura di Mosè, che domina la Valle del Giordano e il Mar Morto. A seguire Siq el-Barid - Piccola Petra - situata vicino al sito principale di Petra.
Questa è Petra in miniatura, una gola modesta con meravigliosi templi scavati nella roccia, grotte e pareti rocciose multicolori e con un’atmosfera incantevole. A differenza di Petra, nella quale i Nabatei vivevano e seppellivano i propri morti, Piccola Petra fu pensata per ospitare le carovane provenienti dall'Arabia e dall'Oriente, dirette fino in Siria e in Egitto.

“Madaba con escursione al monte Nebo, meraviglioso, dove Mosé ha avuto la visione della terra promessa. Da qui si può vedere la cupola d’oro di Gerusalemme, davvero suggestivo! Piccola Petra è un sito piccolo ma davvero interessante, in un bellissimo contesto. Il tramonto crea luci meravigliose”.

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Petra

Non esiste viaggio in Giordania senza vedere la capitale dell’antico regno Nabateo, Petra, una delle sette meraviglie del mondo.
La città perduta di Petra, scavata interamente dall’uomo tra le montagne rosa e rosse, mette veramente a dura prova l’immaginazione umana. Le ricchezze naturali delle montagne qui si combinano con la cultura e l’architettura dei Nabatei, che lavorarono i loro teatri, templi, tombe, monasteri, case e strade proprio nella roccia rosa. Nessuna meraviglia che l’UNESCO abbia inserito Petra nella lista del Patrimonio Mondiale!

Si entra a Petra attraversando il Siq, un'immensa fenditura nell'arenaria nubiana. Si tratta di una fenditura tortuosa, lunga un chilometro, che si snoda tra pareti rocciose a strapiombo, che sembrano incontrarsi a più di 300 metri di altezza. Verso la fine del passaggio, il Siq, con grande stile, compie un'ultima curva e dall'oscurità appare il monumento più imponente di Petra, El Khazneh, Il Tesoro. Si tratta di uno dei resti più pazzeschi dell'antichità, scavato nella roccia solida sul fianco della montagna, alto quasi 40 metri e largo 30.
El Khazneh è circondato su entrambi i lati da centinaia di strutture scolpite, templi svettanti, elaborate tombe reali, un teatro romano, case grandi e piccole, camere funerarie e molto altro ancora.

Ci racconta Stefania:

“Petra…semplicemente incredibile! L’arrivo a piedi attraverso un percorso in mezzo alle rocce - bellissimo da vedere – ti permette di arrivare allo scorcio da cui si vede Il Tesoro. Uno spettacolo indescrivibile, commovente.

Abbiamo visto le grotte dove vivevano i beduini e la Petra by night, in cui colorano la facciata con un arcobaleno di luci, c’è musica e atmosfera. Un’ esperienza interessante, e anche abbordabile, ne vale la pena!

Ci siamo arrampicati sulle rocce circostanti con la guida per fare le foto, e poi siamo saliti al monastero. 900 gradini sotto il sole, un percorso impegnativo e faticoso. Lungo il percorso si possono vedere delle caverne, e approfittare dei punti di ristoro. Una volta in cima ci si può inerpicare ulteriormente (una cosa fattibile) per raggiungere scorci bellissimi, del monastero e di tutta la vallata”.

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Wadi Rum

E poi il deserto del Wadi Rum, chiamato anche la Valle della Luna, che affascina per la straordinaria bellezza del deserto rosso, per le sue formazioni rocciose uniche e la sua storia antica. Le sue imponenti montagne di arenaria, scolpite dal vento e dall'acqua, sono rivestite di sfumature rosso ruggine contro il cielo blu. Creano un'atmosfera ultraterrena che ricorda Marte, e infatti è qui che hanno girato alcune scene di The Martian.

Ma il fascino del Wadi Rum va oltre la sua natura. I ritrovamenti archeologici testimoniano una presenza umana millenaria, con iscrizioni e incisioni che raccontano la storia di civiltà passate. Il paesaggio desertico mozzafiato, la geologia unica, la storia e la bellezza serena del Wadi Rum regalano un’esperienza indimenticabile nel cuore del deserto della Giordania.

Un tour in jeep 4x4 di due ore porta i viaggiatori a diversi siti, come la Sorgente di Lawrence d'Arabia e le antiche iscrizioni rupestri risalenti al periodo nabateo.

Qui c’è la struttura considerata da Stefania e Beatrice la più bella del viaggio, e un cielo stellato di una bellezza inimmaginabile.

“Nel deserto abbiamo anche fatto un giro in jeep per vedere qualche piccolo sito, e il campo aveva organizzato anche un’ulteriore escursione al tramonto. Un lunghissimo giro in jeep, con le avventurose salite sulle dune, e poi la sosta in un punto panoramico a osservare il tramonto: emozionante!”.

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Mar Morto

Il Mar Morto è il punto più basso della terra, con i suoi 423 metri sotto il livello del mare, e si trova proprio sulla frontiera occidentale della Giordania. È uno dei corpi idrici più salati del mondo, con una salinità del 33,7%. È un mare che non può ospitare alcuna forma di vita a causa dell'altissimo contenuto di sali e minerali.

“La zona è molto brulla, e si fa il bagno in una zona protetta. L’acqua è caldissima e si galleggia senza sforzo, ma non puoi stare dritto, si rimane per forza sdraiati. Si possono fare liberamente i fanghi, e poi bellissimo l’hotel, che dopo una settimana così intensa ci sta proprio!”.

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Un’ultima domanda a Stefani e Beatrice, prima di cliccare sui contatti e organizzare il tuo viaggio in Gordania!

Che cosa si deve fare assolutamente in Giordania?

"Il deserto del Wadi Rum e Petra non devono mancare. Ma anche non dare per scontata Amman, che è stata davvero una sorpresa. Le persone sono super cordiali, gentili e poco invadenti. Anche quando si gironzola per i negozietti, rispetto ad altre zone del Nord Africa, i commercianti non sono insistenti".

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