Una giornata a Barcellona

24 ore per scoprire Barcellona!

Una giornata a Barcellona

Ore 5:50. Partenza da Bologna per Barcellona!
Ore 7:40 Atterraggio! Il bus privato ci porta in centro a Barcellona.

Laura, la nostra guida, ci aspetta per accompagnarci in un giro di circa 3 ore per la città.
Iniziamo la nostra giornata a Barcellona dal mercato alimentare del Born, costruito nel 1800, oggi museo. I mercati alimentari furono costruiti durante la ristrutturazione della città vecchia, che anche se oggi si chiama Barrio Gotico, di gotico non ha più nulla.
Ogni quartiere aveva quindi il suo mercato alimentare, che riforniva gli abitanti dei dintorni.

Proseguiamo per Santa Maria del Mar, una chiesa grandissima, davvero impressionante, incastonata nella città. Di fianco una piccola piazzetta con il Monumento ai caduti (Memoriale del Fossar de les Moreres) nel grande assedio di Barcellona del 1714, un arco rosso sulla cui cima arde una fiamma eterna. In questa piazzetta trovate anche un cocktail bar che fa tapas davvero speciali!

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La Basilica di Santa Maria del Mar è esempio del gotico catalano che, più austero, prende ispirazione dal romanico. Fu costruita in soli 55 anni, stabilendo un record di velocità per l’epoca, ed è la chiesa più amata dagli abitanti di Barcellona. Furono gli stessi abitanti a costruirla, più precisamente i bastaixos, gli scaricatori di porto, che andavano alle cave e si caricavano le pietre sulle spalle. È la stessa cattedrale del famoso romanzo La cattedrale del mare.

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Girozolando per le vie di Barcellona incontriamo un curioso negozio pieno di statuine che…fanno la cacca! Sono i Caganer, portafortuna tipici di Barcellona, da regalare a Natale e mettere nel presepe.

Lo sapevi che nascosto tra i palazzi c’è un tempio romano? È il Tempio di Augusto. Le colonne rimaste sono oggi inglobate all’interno degli edifici, in alcuni periodi storici erano addirittura parte della struttura di alcuni appartamenti. Scoperto nel 1837 durante la ristrutturazione della città vecchia, oggi, se sai dove andare, si può ammirare cosa ne è rimasto.

E arriviamo a Piazza San Jaume, dove c’è la Cattedrale di Barcellona, dedicata a Sant’Elena, la madre di Costantino, primo imperatore romano cristiano, e anche santa Eulalia, patrona di Barcellona. Barcellona festeggia infatti due patrone, il 12 febbraio Santa Eulalia, il 24 settembre la Madonna della Misericordia.

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E poi arriviamo in Plaça d'Isidre Nonell dove c’è El mundo nace en cada beso (Il mondo nasce da ogni bacio), un murale mosaico che rappresenta un bacio. Realizzato nel 2014 dal fotografo Joan Fontcuberta in occasione del tricentenario della caduta catalana avvenuta l'11 settembre 1714, El Beso vuole rappresentare la libertà dell’amore sotto ogni forma.

Tramite il giornale La Vanguardia Joan Fontcuberta chiese al pubblico di mandare delle foto. Ne ricevette 4000 e con queste creò il mosaico che, appunto, rappresenta un bacio, abbinando la frase

“è molto rumoroso il suono di un cannone, ma mai dirompente come lo schiocco di un bacio”.

Il bacio si intravede ma prova a fare una foto: è nella foto che i colori si accenderanno e ti daranno l’immagine in “alta definizione”.

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Arriviamo poi alla La manzana de la discordia, sul Passeig de Gracia: 3 edifici, 3 architetti, che hanno lavorato contemporaneamente per creare l’edificio più significativo del Modernismo catalano.

La prima è Casa Lléo Moreira dell’architetto Lluís Domènech, contemporaneo di Gaudì, che fu suo professore. Ogni architetto modernista inserisce nelle sue opere un omaggio a San Giorgio, patrono della Catalogna (ricordiamo che il modernismo è un periodo di rinascimento della cultura catalana). In questa casa su ogni arco ci sono dei draghi.

La seconda è Casa Amatller, dell’architetto Josep Puig i Cadafalch. Gli Amatller erano una famiglia di cioccolatai (la cioccolata Amatller esiste ancora). La famiglia amava lo stile nordico e pagò all’architetto un viaggio per studiarlo. Il movimento floreale e la ceramica sono portagonisti di questa casa, mentre l’omaggio alla leggenda di San Giorgio è la sua scultura nell’ingresso, mentre uccide il drago .

E poi abbiamo Casa Batlló, di Gaudì. Soprannominata la casa delle maschere o delle ossa (le colonne del primo piano sono dei femori) è l’unica che oggi è una casa museo. Ristrutturata agli inizi del ‘900 fu comprata da Enric Bernat, l’inventore dei Chupa Chups. L’intera casa è un omaggio a San Giorgio: il tetto della casa è la schiena del drago con le squame (le tegole), il camino è la spada che lo trafigge, le finestre ovali gli occhi spalancati.

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Pochi passi più avanti c’è Casa Milà (la Pedrera -pietraia) cumulo di pietre. Il signor Milà rimase affascinato da Casa Batllò e dà a Gaudi l’incarico di farne una simile.
Ma Gaudì non si ripete.

Pedrera è il termine dispregiativo con cui i barcellonesi la apostrofavano mentre era in costruzione. Per realizzarla Gaudì si è ispirato alla montagna di Montserrat. Mentre Casa Battlò è un omaggio alla Catalunya, la Pedrera è un omaggio a Barcellona, che si trova tra il mare e le colline. La Pedrera sembra un unico blocco di pietra lavorato che riprende il movimento ondulatorio delle colline. Mentre i balconi rappresentano il gioco di schiuma delle onde contro le rocce.

Un’altra sua caratteristica? Non ha muri portanti: per offrire un ambiente aperto, Gaudì tolse i muri portanti e usò le colonne. Le persone che ci sono andate a vivere negli anni si sono giocate e costruite lo spazio come volevano con il cartongesso! Siccome il signor Milà era l’industriale più ricco di Barcellona e aveva un’auto, Gaudì gli costruì il primo parcheggio sotterraneo d’Europa. Oggi è museo e sede di uffici.

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Ore 13:00 pausa pranzo. Tapas, paella e sangria!
Ore 14:00 visita guidata alla Sagrada Familia

La Sagrada Familia è sicuramente uno dei monumenti più iconici e visitati al mondo. La sua costruzione è iniziata nel 1882 sotto la guida dell'architetto Francisco de Paula del Villar. Tuttavia, è stato il genio di Antoni Gaudí a trasformare questo progetto in un'opera d'arte rivoluzionaria quando assunse la direzione dei lavori nel 1883.

Gaudí dedicò gli ultimi 15 anni della sua vita esclusivamente alla Sagrada Familia, apportando innovazioni strutturali e stilistiche. Nonostante la sua morte nel 1926, il progetto continua a seguire i suoi piani e disegni. La costruzione ha attraversato diverse fasi e sfide, incluse guerre e mancanza di fondi, ma è sempre proseguita grazie alla determinazione degli artisti e degli artigiani che ne hanno seguito le orme.

Attualmente, si prevede che la costruzione della Sagrada Familia sarà completata entro il 2026, centenario della morte di Gaudí. Ci crediamo?

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Ore 15:30 giretto a La Boqueria

Situato lungo la vivace Rambla di Barcellona, il Mercato della Boqueria è uno dei mercati più famosi del mondo. Conosciuto ufficialmente come Mercat de Sant Josep de la Boqueria, questo mercato non è solo un luogo per fare la spesa, ma un'esperienza sensoriale che riflette la cultura e la tradizione culinaria della città.

Le origini della Boqueria risalgono al XIII secolo, quando i contadini locali iniziarono a vendere i loro prodotti fuori dalle mura della città. Il mercato ha attraversato diverse trasformazioni nel corso dei secoli, passando da un mercato ambulante a un vero e proprio punto di riferimento.
Nel 1840, fu posata la prima pietra dell'attuale struttura, inaugurata ufficialmente nel 1853. L'iconica tettoia in ferro che vediamo oggi fu aggiunta nel 1914, conferendo al mercato il suo caratteristico aspetto.

Oggi ci sono 200 negozi che ubriacano con i loro colori e sapori. Dalle colorate frutta e verdura ai frutti di mare, carne, formaggi, spezie e dolci tipici (e non solo). Si può pranzare, cenare o fare un aperitivo. Noi abbiamo assaggiato i succhi di frutta freschi e il cioccolato!

Ore 17:00 si torna a casa. Bus privato che ci porta in aeroporto e poi di nuovo a Bologna.

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